28 magg – Il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, è arrivato stamattina a Bruxelles, dove intende probabilmente esplorare le possibilità che i suoi 17 eletti al Parlamento europeo possano formare un gruppo politico con altri partiti dell’Ue. A quanto si apprende, Grillo dovrebbe incontrare innanzitutto il leader del partito euroscettico e indipendentista britannico, l’Ukip, Nigel Farage, che nei giorni scorsi aveva più volte espresso l’auspicio di poter trattare la formazione di un gruppo comune con il Movimento 5 Stelle.
L’ultima parola, però, spetta alla Rete, che verrà chiamata a dire la sua e a ratificare eventuali alleanze. Qualcuno, negli ultimi giorni, aveva sostenuto che un ‘referendum’ sul web fosse troppo farraginoso visti i tempi e le modalità dell’Europarlamento. Ma, a quanto apprende l’Adnkronos, sarà proprio la Rete a dire l’ultima parola. Intanto Grillo, accompagnato da Claudio Messora, dovrebbe vedere Farage a pranzo, in un ristorante del centro di Bruxelles, e confrontarsi con lui su un possibile cammino insieme. Il leader dello Ukip ha già avuto contatti telefonici con Gianroberto Casaleggio, anche se sul dialogo tra i due vige il massimo riserbo.
Anche il blitz di Grillo a Bruxelles sarebbe dovuto rimanere nell’ombra, in pochissimi ne erano a conoscenza, ma l’incontro con il segretario federale della Lega sul volo diretto in Belgio ha fatto saltare i piani.
L’incontro a Malpensa – Il segretario della Lega Nord e il leader del M5S sono infatti partiti mercoledì mattina da Milano imbarcandosi, casualmente, sullo stesso volo. A confermarlo lo stesso Salvini con un tweet dove racconta di avere incontrato all’aeroporto milanese di Malpensa il leader del Movimento 5 Stelle e di avere avuto con lui una “lunga e interessante chiacchierata”. L’incontro in programma per il leader del Carroccio è con il presidente del Front National Marine Le Pen. ”In Europa saremo all’opposizione con Marine Le Pen. L’Unione deve tornare a parlare la lingua dei cittadini”, ha detto Salvini, ospite de ‘La Telefonata’ di Maurizio Belpietro.
I partiti euroscettici e populisti, che hanno raccolto circa un quarto dei seggi dell’Europarlamento, sono molto divisi fra loro, e almeno tre formazioni – il gruppo eurscettico di Farage, quello dei conservatori dominato dai britannici e il nuovo gruppo guidato dalla leader dell’Fn francese, Marine Le Pen, che non si è ancora formato – sono in competizione per attrarre gli eletti dei diversi partiti e partitini non presenti precedentemente a Strasburgo.
Per poter formare un gruppo politico al Parlamento europeo bisogna avere almeno 25 eurodeputati provenienti da almeno sette diversi paesi.