Roma, 28 mag. – Ha compiuto 13 anni da pochi giorni il baby-pusher sorpreso dai carabinieri della Stazione Roma San Pietro in via Giorgio Scalia, nei pressi della fermata della metro Cipro, con 12 grammi di marijuana e 2 pasticche. Alla vista dei militari, il ragazzino ha tentato di disfarsi della droga ma e’ stato bloccato. Nei giorni precedenti era stato visto incontrare diversi coetanei che, uscendo dalla fermata della metro dopo la scuola, si fermavano a “parlare” con lui.
Non essendo imputabile per l’eta’, il ragazzino e’ stato portato in caserma, dove i carabinieri hanno convocato anche la madre, una 41enne originaria della Bosnia: la donna, che vive con il compagno e il figlio presso il campo nomadi di via Cesare Lombroso, e’ stata denunciata a piede libero per abbandono di minore. Il ragazzo, su disposizione del Tribunale per i minorenni, e’ stato accompagnato presso una casa di accoglienza in provincia di Frosinone. agi
Invece di mettere il ragazzo in una casa d’accoglienza sarebbe stato più logico prendere tutta la famigliola e rispedirla in Bosnia. Ma quando passano il confine nessuno li vede che sono degli zingari? A nessuno viene in mente di fare delle leggi per bloccarli?