28 mag. – A quasi tre settimane dall’accordo di tregua, continua a crescere in Sud Sudan il numero di persone in fuga dai combattimenti. Dopo la firma di cessazione delle ostilita’, avvenuta il 9 maggio ad Addis Abeba, il numero degli sfollati interni e’ aumentato di 46mila persone arrivando a 1.005.096 di persone. Nello stesso periodo, il numero di rifugiati sud sudanesi in Etiopia, Kenya, Sudan e Uganda e’ salito di oltre 20.000 persone raggiungendo quota 370mila. Lo rende noto l’Unhcr Italia in una nota.
Il Sud Sudan e’ afflitto dalla guerra civile da oltre sei mesi, conflitto che va ad aggravare una situazione umanitaria gia’ drammatica. La tregua concordata all’inizio di questo mese e’ ad oggi la seconda. Attualmente e’ l’Etiopia a ospitare la maggiore concentrazione di rifugiati sud-sudanesi (ben 131.051), prevalentemente donne e bambini. I nuovi arrivati riferiscono di essere fuggiti dai combattimenti che imperversano negli stati confinanti di Jonglei e dell’Alto Nilo e in quest’ultimo, in particolare, nell’area di Mathiang nella contea di Longechuk. Le persone provenienti da altre zone hanno dichiarato di temere attacchi imminenti o una situazione di insicurezza alimentare.
Per accogliere i rifugiati, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e le autorita’ etiopi hanno aperto tre nuovi campi nel corso di quest’anno, due dei quali (Leitchuor e Kule I) contano complessivamente 95.085 rifugiati e sono gia’ al completo. Il terzo campo, Kule II, che e’ stato aperto il 17 maggio, ospita gia’ 5.997 rifugiati. A fronte dei 16.500 rifugiati alla frontiera in attesa di essere trasferiti a questo terzo campo e i 1.000 sud-sudanesi che in media arrivano ogni giorno in Etiopia, sono gia’ iniziate le ricerche di altri terreni per un quarto campo. agi
non ho capito…in etiopia i campi glieli fanno le nazioni unite e qui invece dobbiamo farli noi? belin che furbi che siamo