Cassintegrata suicida, i colleghi si “fingono” cadaveri insanguinati per protesta

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27 magg – Gli operai si fingono cadaveri insanguinati dopo il suicidio di una collega. Succede a Nola, provincia di Napoli.

Maria Baratto, operaia cassintegrata, 47 anni si è tolta la vita e i militanti del Comitato di lotta cassintegrati e licenziati Fiat  hanno deciso di mettere a segno una protesta clamorosa: si sono cosparsi di vernice rossa e si sono stesi davanti alla fabbrica di Maria fingendosi cadaveri: “Come morti ammazzati, gli stessi che sta provocando quest’azienda”.

L’operaia si è suicidata mercoledi scorso dandosi una serie di coltellate all’addome: solo quattro giorni dopo è stata trovata morta nel suo alloggio di Acerra.

Scrive Il Mattino:

Era in cassa integrazione dasei anni di fila. Come in un tragico paradosso due anni fa la donna aveva scritto una lettera-denuncia sui suicidi e sui tentati suicidi degli operai della Fiat di Pomigliano e dell’indotto.

Le proteste non si fermeranno. Mercoledì i militanti dello Slai Cobas e della Fiom manifesteranno davanti al palazzo della giunta regionale, a Santa Lucia.

Vogliono sapere che ne sarà di loro, quali sono le prospettive del reparto logistico, un impianto creato dalla Fiat nel 2008 trasferendo dallo stabilimento automobilistico di Pomigliano 316 operai.

Un reparto fantasma, che non è mai entrato in funzione: tutti sono in cassa integrazione da sei anni.

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