Europee: Barroso preoccupato per “tendenze populistiche” e voto anti-immigrazione

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26 magg – “Siamo estremamente preoccupati” per la tendenza che emerge dal voto europeo. Lo ha detto il presidente della Commissione europea, Jose’ Manuel Barroso, intervenendo a un simposio della Bce e riferendosi alla “tendenze populistiche” e in particolare al voto anti-immigrazione.

“Se passi la settimana a incolpare l’Europa, poi la domenica non puoi aspettarti che molti vadano a votare alle europee”, ha incalzato Barroso, chiedendo che parlamenti ed autorità nazionali condividano le responsabilità di Bruxelles: “non siamo una potenza estera”.

Inoltre, ha continuato il presidente della Commissione Ue, “sta andando giù tanto la fiducia nelle istituzioni europee quanto quella nelle istituzioni nazionali, anzi spesso quest’ultima peggiora di più e l’Italia ne è un esempio“. Barroso ha quindi evocato il “calo drammatico” della fiducia della gente comune nella leadership politica e finanziaria d’Europa.

Subito dopo i primi risulti, la scorsa notte Barroso aveva invitato “tutti i leader politici a livello nazionale ed europeo devono riflettere sulle loro responsabilità, dopo queste elezioni“. Queste elezioni, ha ricordato, “seguono la più grande crisi finanziaria, economica e, alla fine, sociale da decenni”.

Per questo è “estremamente importante” che “tutte le forze politiche che hanno guidato e sostenuto i passi dell’Unione nella risposta alla crisi, ed in particolare quelle rappresentate nella Commissione (Ppe, S&D, Alde, ndr) riportino una vittoria complessiva”. I tre principali gruppi, osserva Barroso, “hanno la rappresentanza più grande nel nuovo Parlamento europeo” e se anche “non concordano su ogni dettaglio politico”, esse “condividono il consenso fondamentale su un’Europa che ora deve essere rinforzata”.

“E’ il momento di stare insieme e di definire il modo in cui l’Unione deve andare avanti” aggiunge Barroso, sottolineando che “le preoccupazioni del voto di protesta e di chi non ha votato, vengono risolte al meglio con decise azioni per la crescita e la creazione di posti di lavoro”.

Per Barroso è poi “essenziale” che ci sia “una chiara comprensione delle priorità politiche” e che “la transizione istituzionale come prevista dai Trattati, dimostri la capacità di agire”, in sostanza che non venga tradita la promessa di nominare suo successore uno dei cinque candidati dei principali partiti politici. “Mi aspetto che il risultato delle elezioni sarà rispettato nelle decisioni prese da tutte le istituzioni europee, in particolare il Consiglio Europeo ed il Parlamento europeo”.