24 magg 2014 – Domani 25 maggio si vota per il rinnovo del Parlamento Europeo. Gli italiani sono chiamati a fare una scelta vitale che deciderà il futuro nostro e dei nostri figli , il futuro dell’Italia e degli italiani.
Domani gli italiani decideranno se decretare la propria morte con l’eutanasia attuata dagli eurowarriors, l’oligarchia finanziocratica che continua a mettere al centro l’euro e non la persona, le banche e non la famiglia, i mercati e non il lavoro, lo spread e non i valori, il debito di tutti e gli utili di pochi.
A proposito di utili. Domani gli italiani decideranno se cedere definitivamente la propria sovranità: individuale, nazionale e monetaria e ridursi di fatto a colonia economica della Germania, continuare a fare gli utili idioti e confluire ad acta nel Protettorato tedesco. Domani gli italiani decideranno se sottomettersi definitivamente alla dittatura degli eurobanckster e aderire così alla civiltà globalista che sta unendo le due sponde del Cimiterraneo per creare un continente eurabico – e quindi una razza meticcia – dove gli italiani finiranno col pregare 5 volte al dì verso la Mecca.
Domani gli italiani decideranno se vogliono davvero riscattare la propria sovranità individuale, nazionale e monetaria, se vogliono davvero difendere la propria identità, la propria cultura, la propria civiltà laica e liberale nata dalle radici cristiane.
Domani gli italiani – sono esclusi i traditori e i collaborazionisti, non sono italiani – con il loro voto, decideranno se dall’attuale democratura, vogliono ritornare alla democrazia, quella vera, quella sostanziale, quella democrazia dove la sovranità appartiene davvero al popolo.
Se davvero non vogliono continuare ad essere trattati da euroschiavi, se davvero non vogliono continuare ad essere complici dell’economicidio e dell’eurocidio, devono votare i partiti e movimenti no-euro, i quali forse non potranno dirigere il vento del cambiamento per invertire questa via suicida, ma sicuramente potranno drizzare le vele per deviare quella strada e migliorare questa situazione.
Armando Manocchia
Voglio che il mio Paese possa nuovamente tornare sovrano di se stesso.