23 mag 2014 – ”Giorgio Napolitano e’ un gran galantuomo, bisognerebbe fargli un monumento”. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ieri durante il comizio elettorale in Piazza del Popolo a Roma, replica cosi’ a Beppe Grillo, il quale ha anunciato che, in caso di vittoria, andra’ sotto il Quirinale sino a quando il Capo dello Stato non si dimette.
Nella stessa giornata, lo storico britannico Perry Anderson, che evidentemente non è portato per i monumenti ai falsi idoli, analizza la crisi europea dalla parte dell’Italia, e si concentra su Napolitano, “studente fascista, poi il comunista favorito di Kissinger”, che mise la firma sul Lodo Alfano, entrò in guerra con la Libia violando leggi e trattati e tramò con Monti e Passera per sostituire Berlusconi…
Leggi qui >> “THE ITALIAN DISASTER”. L’anomalia italiana non è Berlusconi, ma Napolitano
io lo farei pilastro ( dell’autostrada)
Renzi,prima di eloggiare Napolitano,dovrebbe leggersi un po di storia su di lui…..questo è solo ruffianismo !!!