FIRENZE 23 Mag (FPS) – Aiutare gli stranieri che sono arrivati in Toscana per motivi umanitari a trovare un’occupazione dignitosa e a valorizzare e migliorare le proprie competenze per inserirsi nel mercato del lavoro e nella società.
E’ questo l’obiettivo del progetto che la Regione Toscana ha presentato nell’ambito del bando del ministero dell’Interno finanziato grazie al Fondo europeo per l’integrazione dei cittadini di paesi terzi. Le risorse che la Toscana può destinare al progetto ammontano a 800 mila euro. I potenziali destinatari sono 800. I Partner del progetto sono, oltre la Regione, le Province di Pisa, Firenze e Prato, l’Istituzione centro Nord Sud (Pisa), la Società della salute (Pisa), la Provincia di Prato e i Comuni di Firenze e Prato.
Il progetto, che ha avuto il via libera dalla giunta, su proposta dell’assessore alle attività produttive credito e lavoro, servirà a rafforzare una rete di servizi integrati sul territorio, per l’informazione, l’orientamento e la valorizzazione delle competenze dei cittadini stranieri, finalizzati al loro inserimento nel mercato del lavoro. I cittadini stranieri che potranno beneficiare di queste opportunità sono quelli regolarmente iscritti al collocamento, con valido permesso di soggiorno nel nostro paese per motivi umanitari. Sarà data un’attenzione particolare ai cittadini stranieri vittime di tratta o di situazioni di violenza, ai titolari di protezione internazionale, ai soggetti svantaggiati.
La presenza straniera, ha spiegato l’assessore, è sempre più rilevante e costituisce una componente organica della società toscana: i cittadini stranieri con permesso di soggiorno per lungo-residenti sono circa 165 mila, circa il 52% del totale, mentre i titolari di permesso di soggiorno per motivi umanitari sono il 2,7%. Si pone quindi il problema di inserire positivamente questi cittadini, che tendono ad insediarsi strutturalmente nel territorio, nel tessuto sociale toscano. E’ un elemento essenziale anche nell’ottica di contrasto all’illegalità e all’emersione del lavoro nero.
Snodo dei servizi integrati previsti dal progetto, saranno i centri per l’impiego, che si faranno carico di interventi costruiti su misura, con percorsi individualizzati, sperimentando un modello territoriale innovativo per promuovere l’occupazione, attraverso una piattaforma di servizi, incentrati sull’utente. Sono previste attività di tutoraggio, bilancio di competenze, piani di intervento persponalizzato, coaching, counseling orientativo, orientamento al lavoro. La sperimentazione prevede la realizzazione di pratiche coordinate su più territori, che potranno essere potenziate nel contesto di progetti e programmi finanziati con fondi comunitari e disseminate sull’intero territorio regionale. tiscali
ma bravi!! e per noi padri di famiglia Italiani disoccupati oltre a equitalia cosa prevedete? ha.. come ci manca sua eccellenza Benito Mussolini! mah….paese di merda che è diventato l’Italia!
Nemici Rossi, spiegate e motivate la presa in atto a quei giovani disoccupati, ai 30, 40, 50,60 enni che hanno perso lavoro e che nel mondo del lavoro sono considerati Vecchi, agli esodati, ai pensionati che hanno meno di 500 euro, ai disabili con 245 euro di pensione, agli italiani avente diritto ad accedere alle case popolari. Fate morire di fame noi per rendervi belli agli occhi dell’Europa che, di fatto chiude gli occhi addita e si gira dall’altra parte facendosi una grossa risata!!!