Carcere Dozza: detenuti bengalesi e tunisini protestano, atti di autolesionismo

Bologna – Carceri, proteste e atti di autolesionismo denunciati dal Sappe: ieri alla Dozza ancora problemi

carcere23 magg – Ancora tensioni nelle carceri. “Continuano le proteste e le violenze nelle carceri dell’Emilia-Romagna”: a renderlo noto Giovanni Battista Durante e Francesco Campobasso, rispettivamente segretario generale aggiunto e segretario regionale del Sappe, con un comunicato congiunto. Dopo la rissa di una settimana fa alla Dozza, l’altro ieri, a Rimini, “un gruppo di detenuti tunisini e bengalesi hanno dato vita ad una protesta, compiendo gesti di autolesionismo, a causa dei quali otto di loro hanno riportato ferite in tutto il corpo”, raccontano Durante e Campobasso. Una protesta simile si e’ verificata ieri a Bologna, dove, due dei 20 detenuti che la settimana scorsa avevano scatenato la rissa si sono feriti da soli in varie parti del corpo.

Nel corso del 2013, in Italia, i gesti di autolesionismo sono stati 6.902, dei quali 2.451 messi in atto da detenuti italiani e 4.451 da stranieri, dei quali ben 811 si sono verificati in Emilia-Romagna. A questi si aggiungono 110 ferimenti, 288 colluttazioni. “Nonostante questa grave situazione, l’amministrazione penitenziaria e il Governo sembra stiano preparando un decreto per chiudere il provveditorato regionale dell’Emilia-Romagna, cancellando, di fatto, ogni punto di riferimento regionale per il personale, per le organizzazioni sindacali e le Istituzioni locali e regionali”, segnala il Sappe dicendo che, se fosse confermato, “sarebbe un atto davvero grave che aumenterebbe le difficolta’ operative in regione” dove ci sono 12 istituti e una scuola di formazione. Il Sappe sta ora valutando, “per questo e per altri problemi legati alle carenze di mezzi e risorse, di indire lo stato di agitazione e una manifestazione regionale”.

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