20 magg – “L’Europa inizia a mostrare segnali di ripresa ancora troppi timidi ed è attraversata da pulsioni e populismi e sterili nazionalismi” che mettono in discussione struttura ed obiettivi della costruzione peculiare comune”. Così come il nostro Paese “attraversa una fase complessa e cruciale” ma “di rinnovato impegno per il rilancio dell’economia e occupazione e di riforme strutturali e costituzionali, da tempo mature”.
Lo ha sottolineato, fra l’altro, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel discorso al termine dell’incontro con il Presidente della Confederazione elvetica a Berna, trasmesso da Rainews 24.
“Vorrei assicurare che l’asprezza del confronto politico in questo momento dello scontro elettorale – ha evidenziato ancora il Capo dello Stato- non ci farà deviare dalla attenzione necessaria” sia sul versante interno che europeo non ci priverà dell’energia per proseguire nel progetto di unità europea nel senso più ampio e comprensivo”.
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L’euro: strumento della Troika per favorire le lobby e assogettare i popoli
Ma dove ci sta portando il progetto di unità europea? Nell’abisso, ce lo dice l’Ocse.
Avvio d’annata col freno tirato per l’area Ocse, che ha visto la crescita del Pil segnare un più 0,4 per cento rispetto ai tre mesi precedenti, a fronte del più 0,5 per cento segnato nel finale del 2013. In questo contesto di generalizzato indebolimento l’Italia è il Paese che ha segnato la performance più debole, e l’unico caso di calo del Pil tra tutte le economie del G7, un meno 0,1 per cento rispetto ai tre mesi precedenti, dopo il più 0,1 per cento del quarto trimestre.
La Penisola segna l’unica variazione negativa anche nel confronto su base annua: meno 0,5 per cento del Pil, riporta l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico con un comunicato, a fronte del più 2,1 per cento della media Ocse. tmnews
Ho solo dato una lettura veloce e superficiale a quanto lei ha appena affermato…
Carissimo non nostro presidente Napolitano, provi lei a vivere con uno stipendio di 1000 e pagare 600 di affitto, provi lei a vivere con una pensione di 500 euro, provi lei a vivere senza lavoro….e in tutto questo chi ci rimette perennemente il culo siamo sempre noi cittadini lavoratori e pensionati…voi fate gli inciuci per trarre un vostro solo ed esclusivamente interesse e a noi viene chiesto “DOBBIAMO FARE SACRIFICI, CE LO CHIEDE L’EUROPA” quel dobbiamo, dobbiamo e ancora dobbiamo, cosa avreste fatto di concreto? Vi siete per caso abbassati il tanto famigerato stipendio, pensioni e vitalizio d’oro?
Mi consenta, vada in pensione ad accudire i suoi nipoti!!!! E mi sono letteralmente limitata a scrivere!!!!