2 dipendenti fanno sesso in tribunale dietro il vetro, udienza sospesa dal giudice

vetroGenova 19 mag. – Mugolii, gemiti, nudita’ in trasparenza al di la’ di un vetro smerigliato. Un amplesso, consumato in un ufficio soprastante e confinante con l’aula della Corte d’assise di Genova, ha costretto il presidente Anna Ivaldi ad interrompere un processo per omicidio volontario.

E’ successo il 28 aprile scorso, quando si stava celebrando il processo per uno degli imputati del delitto del clochard Yassin Mahmod, marocchino 40enne conosciuto come Nana’, trucidato il 2 febbraio 2013 durante una lite per futili motivi nei giardini di Brignole.

Fasi finali del processo, il pm Sabrina Monteverde pronta a fare le richieste di pena, ma nell’aula irrompono gli inconfondibili rumori di un rapporto sessuale. Avvocati e giudici guardano in alto e vedono, in trasparenza, i corpi nudi di due persone. Il giudice interrompe l’udienza e manda l’ufficiale giudiziario a controllare: due dipendenti del tribunale vengono sorpresi sul fatto. Per loro ora si profila un procedimento disciplinare.
Oltre, naturalmente, alla “gogna” della chiacchiera: da giorni nei corridoi del tribunale di Genova non si parla d’altro. (AGI)

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