17 magg – “Il nostro è cominciato come un sogno, un sogno condiviso da 10 milioni di persone, è una rivoluzione e noi ci siamo dentro”. Scalda così la folla accorsa al suo comizio, il leader del movimento 5 Stelle, Beppe Grillo. Il comico sottolinea come “In Italia non c’è stata violenza, grazie al nostro movimento”. Una formazione politica che il suo leader, definisce “argine” alle tensioni sociali, ammettendo ciò che molti dicono da tempo.
“Il sogno va avanti e diventa realtà, cercano di interromperlo, ma se non ci fanno sognare noi non li faremo dormire” dice il fondatore del movimento. Poi, Grillo si sbilancia in un pronostico per le elezioni europee: “Siamo scesi in piazza per vincere e vinceremo queste europee con il 100 per cento. Loro lo sanno. E infatti cominciano con i dossier, ma non funzionerà”.
Nuovo attacco a Schulz: “Senza Stalin, sarebbe in Parlamento con la svastica”
“Se non vinceva Stalin era in Parlamento con svastica”. Così Beppe Grillo attacca nuovamente il leader tedesco del Partito socialista europeo Martin Schulz. Un’offensiva che assume i soliti toni volgari: “Vedi di andare affanculo perché tu – Schulz, ndr – offendi me e 10 milioni di italiani. La parolaccia è sintesi e cultura“.
Poi, restando in tema di paragoni a dittatori, su di sé Grillo afferma: “Dicono che io sono Hitler. Ma io non sono Hitler…sono oltre Hitler!”.
Inno: “Non inorridisco se lo fischiano”
“Io non mi stupisco quando allo stadio fischiano l’inno di Mameli. Fratelli d’Italia – dice Grillo – Ma fratelli di chi? Dei piduisti, dei massoni, della camorra? Chiediamoci perchè si fischia un inno. Io invece inorridisco quando il presidente della Repubblica riceve al Quirinale un condannato in via definitiva” (che ha ricevuto molti condannati tra cui anche Grillo).
In Cambogia c’era un tale Pol-Pot,peggio di Hitler;
spero che Grillo non faccia riferimento a uno così!