Santhia’ (Vercelli), 16 mag. – Strage di famiglia a Santhia’, nel Vercellese. Una donna di 56 anni, Patrizia Manavella, e’ stata trovata morta questa mattina in un letto nella villa di famiglia con ferite da arma da taglio sul corpo. In un’altra parte della villetta sono stati trovati anche i cadaveri dei genitori. La vittima, a quanto si apprende, si era trasferita nell’appartamento dove vivevano i genitori, Tullio Manavella e Tina Bono, in seguito a un furto subito nella propria abitazione.
L’allarme e’ stato dato dal figlio Gianluca, che sta ora rientrando dalla Sardegna, dove si era per un corso di aggiornamento professionale. Nelle prime ore della mattinata, non ricevendo risposta al telefono ne’ dai genitori (entrambi ottantenni e con Tina costretta su una sedia a rotelle) ne’ dalla sorella, ha allertato un amico, presidente della locale squadra di volley, in cui gioca il figlio Lorenzo, chiedendogli di andare a controllare. L’amico e’ riuscito a entrare in casa, insieme alla badante della coppia di anziani, solo grazie ai Vigili del fuoco, che hanno sfondato la porta.
“Sono stato io.. voglio costituirmi a voi poliziotti, non a Vercelli”. Sarebbero le prime parole pronunciate da Lorenzo Manavella, 25 anni, al posto di polizia ferroviaria della stazione di Santa Lucia a Venezia, all’altezza del binario 14. Il giovane, accusato di aver ucciso i nonni e la zia a Santhia’, appariva in evidente stato confusionale. Ha viaggiato in treno da Vercelli al capoluogo veneto con addosso gli indumenti sporchi di sangue.
I sospetti su di lui erano forti, alla fine Lorenzo Manavella, 24 anni, il ragazzo di Santhia’ (Vercelli) dove oggi sono stati massacrati i suoi nonni e la zia, ha confessato ai poliziotti di Venezia di essere l’autore dei delitti. Il giovane si era infatti costituito in serata alla Polfer di Venezia dopo un lungo viaggio in treno dal Piemonte. La strage era stata scoperta poche ore prima, di lui, campione di pallavolo, si erano perse le tracce.
Dopo qualche domanda dei poliziotti, il ragazzo e’ crollato. Ora si indaga sulle ragioni che lo hanno portato a uccidere tre persone con cui, dicono i parenti, aveva avuto sempre ottimi rapporti.
E’ durata poche ore la folle fuga. Il giovane, si e’ consegnato alla Polizia Ferroviaria di Venezia, la citta’ che aveva raggiunto in treno subito dopo il delitto avvenuto proprio oggi. Il giovane si e’ presentato agli agenti imbrattato di sangue, non si era neppure cambiato. I corpi dei suoi familiari, massacrati con un corpo contundente non ancora accertato, sono stati trovati nella loro villetta nel Vercellese. I vigili del fuoco hanno aperto la porta della casa dopo l’allarme dei familiari preoccupati per il prolungato silenzio dei parenti. Anche Lorenzo, 24 anni, giovane campione di pallavolo, era sparito da ore, neppure il suo cellulare rispondeva. Ora il ritrovamento del ragazzo a Venezia. Solo la sua testimonianza puo’ rompere il mistero della strage.