BOLOGNA, 16 MAGG – Mentre in città i “pusher” pare si siano ben divisi la ‘piazza’ in base alle diverse etnie, è stretta intorno al microspaccio. ‘Non abbassiamo la guardia sul microspaccio, alto il monitoraggio sul territorio, sono sotto stretta osservazioni tutte le zone, dalla periferia al centro cittadino’. Così parla il commissario capo della IV sezione – Squadra mobile Questura di Bologna – Roberta Cicchetti.
Le attività della Polizia prende il via – dettaglia Cicchetti – “sia su segnalazione cittadini”, sempre preziosissime, “che da indagini proprie delle Forze dell’ordine”. “A dimostrazione delle ‘antenne sempre alzate’, i numerosi arresti fioccati in città”, dove i poliziotti negli ultimi 5 mesi ha ammanettato 50 spacciatori.
L’ultimo fermo risale all’altro ieri, 14 maggio, quando a seguito di un’articolata attività di indagine gli agenti hanno dato esecuzione ad un ordine di custodia cautelare in carcere per due cittadini marocchini, entrambi classe 1978, che tenevano le fila di una florida attività di spaccio di cocaina in zona Stalingrado.
Solo due giorni prima, il 12 maggio, in via Andrea Costa, un tunisino di 25 anni, è stato tratto in arresto dopo essere stato trovato in possesso di eroina bianca. Dopo essere stato pizzicato in strada con 10 grammi di sostanza stupefacente addosso, è scattata una perquisizione domiciliare, che ha portato alla luce altri 5 grammi della medesima sostanza.
Il giorno prima, un altro spacciatore è stato sorpreso il flagranza, mentre smerciava eroina bianca su via del Lavoro, all’altezza del “Bar 2F”: l’uomo – un tunisino di 30 anni – fermato, è stato trovato in possesso di mezzo grammo di sostanza stupefacente.
Ancora lo scorso 8 maggio, su via San Vitale un altro cittadino tunisino – classe 1982 – è stato visto cedere una “pallina” di eroina bianca. Perquisito dagli agenti è stato trovato in possesso anche di una grossa cifra di denaro in contante – 1650 euro – sequestrato insieme allo stupefacente, inquanto ritenuto provento dell’attività di spaccio,
Arresti ancora il 28 aprile, quando su via Venturini un semplice controllo ha portato a cogliere in fallo un 20enne tunisino, nelle cui disponibilità erano 16 grammi di eroina in polvere, dunque ancora non preparata in ‘dosi’ pronte al consumo.
Il 16 aprile, in via del Pratello è finito in manette un altro pusher -29enne sempre di nazionalità tunisina – sorpreso in flagrante e trovato in possesso di 2 grammi di eroina e diverso contanto, sequestrato perchè ritenuto provento di attività illecita.
Senza tronare troppo indietro, tra i recenti fermi ad opera della Polizia, quello del 15 aprile scorso, quando in Via San Felice un 52enne tunisino è stato sorpreso a spacciare ancora eroina: ammanettato e sequestrati 11 grammi di sostanza stupefacente.
Alla luce dei recenti arresti – e secondo il dato statistico delle Forze dell’ordine – trova dunque conferma il fatto che i “pusher si siano divisi la piazza di spaccio, secondo la propria etnia”: a detenere il ‘controllo’ del microspaccio di eroina bianca sarebbero i cittadini tunisini, mentre ai marocchino “compete”, per lo più, lo smercio di cocaina.
bolognatoday.it
Mi piacerebbe sapere quanto tempo sono rimasti in galera? E inoltre, non sarebbe bene fare qualche legge che preveda il rimpatrio forzoso per i delinquenti? Oppure, era proprio a costoro che il nostro buon Re Giorgio si riferiva chiedendo lo svuotamento delle carceri?