Scontro alla Procura di Milano, ora indaga la Cassazione

Toghe-rosse16 magg – Sono in corso accertamenti preliminari della Procura generale della Cassazione sullo scontro scoppiato alla Procura di Milano. Il pg della Suprema Corte, Gianfranco Ciani, titolare dell’azione disciplinare assieme al ministro, ha infatti aperto una pre-istruttoria, dopo che, nelle scorse settimane, gli era stato trasmesso l’esposto del procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo, in cui si denunciano presunte irregolarità nella gestione della Procura da parte del procuratore capo Edmondo Bruti Liberati. Al termine della pre-istruttoria, la Procura generale della Cassazione valuterà se avviare o meno una azione disciplinare.

Santacroce: scontro nuoce all’immagine delle toghe – “Che sia conclusa al più presto questa vicenda è l’auspicio di tutti, perché si tratta di una situazione che nuoce all’immagine della magistratura”. Così il primo presidente della Cassazione, Giorgio Santacroce, che sottolinea l’importanza di fare presto ed arrivare ad una “soluzione che possa essere soddisfacente per tutti”.
L’Anm: bene ministro su ispezione – “E’ ragionevole” la posizione del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, a proposito di un’eventuale ispezione alla Procura di Milano, cioè di aspettare gli accertamenti del Csm. Lo dice il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli. Della vicenda “si sta occupando il Csm ed è bene che lo faccia in tempi brevi per fare chiarezza al più presto”. “Il Csm – prosegue Sabelli – dà tutte le garanzie di serietà dell’accertamento dei fatti”. Rispondendo poi a una domanda su quanto pesino le prossime elezioni del Csm sulla vicenda milanese, il leader dell’Anm ha risposto: “L’auspicio è che non c’entrino nulla. Non possiamo credere che ci siano condizionamenti di questo tipo”.

Vietti: necessaria celerità – “Ravviso un’esigenza di celerità – ha detto il vice presidente del Csm Michele Vietti – perché un ufficio importante come la Procura di Milano non può essere tenuto appeso”. Vietti ha anche sottolineato che la velocità è necessaria “in particolare in un momento in cui Milano ha la responsabilità di inchieste molto importanti”. “Mi auguro che le commissioni competenti del Csm esauriscano rapidamente tutte le loro attività istruttorie e formulino in tempi rapidissimi una proposta da portare al plenum, ovviamente lasciando la libertà del Consiglio di assumere tutte le determinazioni che riterrà opportune”.

In corso incontri a porte chiuse con i vertici della Corte d’Appello – Il vice presidente del Csm, che è a Venezia in visita agli uffici giudiziari e che sta incontrando a porte chiuse i vertici della Corte d’Appello, del Tribunale e delle relative Procure, su un’archiviazione della querelle in corso a Milano, ha concluso dicendo che “ritengo che questo lo vedremo dopo che le commissioni avranno fatto le loro proposte”. “Proposte – ha concluso – che andranno al plenum dove ci sarà un dibattito e lo stesso plenum deciderà”. tiscali