15 magg – “Le mie dimissioni” da presidente del Consiglio nel 2011 “sono state responsabili ma non sono state libere”. Silvio Berlusconi ha risposto così alla nota del Colle di ieri in cui si parlava di dimissioni “liberamente e responsabilmente rassegnate”.
Quirinale: Berlusconi si dimise liberamente e responsabilmente
Berlusconi il 4 maggio 2014 – Nell’autunno del 2011 “ci venne autorevolmente consigliato” di rassegnare le dimissioni “dall’attuale presidente della Repubblica”.
“Ci sono fatti enormi che necessitano di una commissione di inchiesta”, ha aggiunto Berlusconi parlando a Coffee break su La7 delle rivelazioni dell’ex ministro del Tesoro Usa Geithner secondo cui l’Ue nel 2011 chiese a Obama di far cadere il governo Berlusconi. Al leader di Fi è stato chiesto di commentare il titolo dell’Unità di oggi “Napolitano sbugiarda Berlusconi”: “Napolitano – ha osservato Berlusconi – non mi ha sbugiardato perché io ho chiesto semplicemente cosa fosse realmente successo in occasione del g20, non ho detto cose riguardo ai fatti italiani, non credo di meritare un titolo di quel genere. Napolitano non ha fatto qualcosa contro le mie dichiarazoni”.
Ieri il Quirinale ha diffuso una nota secondo cui “Le dimissioni liberamente e responsabilmente rassegnate il 12 novembre 2011 dal Presidente Berlusconi, e già preannunciate l’8 novembre, non vennero motivate se non in riferimento, in entrambe le circostanze, a eventi politico-parlamentari italiani”.
“Sulle vicende che condussero alle dimissioni dell’on. Berlusconi nel novembre del 2011, e dunque alla crisi del governo da lui presieduto e alla nascita del governo Monti, il Presidente della Repubblica – ricorda il Quirinale – dopo averne già dato conto via via nel corso degli sviluppi della crisi, fornì un’ampia ed esaustiva ricostruzione e valutazione nel discorso tenuto il 20 dicembre 2011 in occasione della Cerimonia di scambio degli auguri con i rappresentanti delle istituzioni e delle forze politiche in Quirinale. In quel discorso, così come nel messaggio televisivo del 31 dicembre, possono ritrovarsi tutte le motivazioni relative a fatti politici interni e a problemi di fondo del paese come quelli della crisi finanziaria ed economica che l’Italia stava attraversando nel contesto europeo”. tmnews