Caso Geithner, Berlusconi attacca: “Alte cariche tacciono su notizia gravissima”

Berlusconi-Napolitano14 magg – “Il complotto è una notizia gravissima che conferma quanto dico da diverso tempo” e “osservo che il Capo dello Stato, i presidenti del Senato e della Camera, il presidente del Consiglio ieri non hanno ritenuto di fare alcuna dichiarazione”. Così Silvio Berlusconi commenta ancora le parole del ministro Usa Geithner a Unomattin.

Il complotto descritto da Geithner – Secondo l’ex segretario al Tesoro Usa, nell’autunno 2011 ci fu un complotto per far cadere l’allora premier italiano. Quando la drammatica crisi economica aveva portato l’euro ad un passo dal baratro, ha raccontato Geithner, alcuni funzionari europei lo avvicinarono proponendogli un piano per far cadere Berlusconi, ma lui rifiutò.

Fonti dell’Unione europea tuttavia smentiscono il politico americano: “Nessun complotto contro Silvio Berlusconi” nell’autunno del 2011, “lavoravamo giorno e notte per salvare l’euro e proteggere i risparmi dei cittadini europei”. “Geithner si è riferito a qualcuno altro, certamente non alle istituzioni Ue, non a Barroso, Van Rompuy o Rehn” che, in particolare a Cannes, “hanno difeso l’indipendenza dell’Italia” e “non volevano che andasse sotto amministrazione controllata, come invece chiedevano gli Usa”. Il no comment della Casa Bianca suona però come una conferma implicita di una denuncia che mette sostanzialmente nel mirino la Bce e le cancellerie di Berlino e di Parigi per il programma di austerity imposto all’Italia con gli effetti che si conoscono.

L’intervista di Alain Friedman – E in una intervista ad Alain Friedman, pubblicata ieri sul Corriere, Berlusconi ha commentato così le rivelazioni dell’ex ministro Usa: “Non sono sorpreso. Ho sempre dichiarato che nel 2011 nei confronti del mio governo, ma anche nei confronti del mio Paese, c’è stato tutto un movimento che era partito dal nostro interno ma poi si è esteso anche all’esterno per tentare di sostituire il mio governo, eletto dai cittadini, con un altro governo”. “Già nel giugno del 2011 – ha proseguito Berlusconi -, quando ancora non era scoppiato l’imbroglio degli spread, il presidente della Repubblica Napolitano riceveva Monti e Passera, come è stato scritto, per scegliere i tecnici di un nuovo governo tecnico e addirittura per stilare il documento programmatico. E poi abbiamo saputo anche che ci sono state quattro successive tappe di scrittura, con l’ultima addirittura di 196 pagine”.

Le anticipazioni di Zapatero – “Io avevo la contezza che stesse accadendo qualcosa e avevo anche ad un certo punto ritenuto che ci fosse una precisa regia. Al G-20 di Cannes, addirittura, amici e colleghi di altri paesi – racconta l’ex premier – mi dissero: ‘Ma hai deciso di dare le dimissioni? Perché sappiamo che tra una settimana ci sarà il governo Monti’. E l’ha rivelato per esempio Zapatero in un suo libro”. tiscali