13 MAGG – Pochi argomenti come gli F35 sono in grado di scaldare gli animi nell’opinione pubblica, e le ultime dichiarazioni di un ex ministro non faranno eccezione.
“Se si decidesse di disarmare l’Italia, si relegherebbe il paese ad un ruolo marginale e all’interno dell’Onu, Ue e Nato verremmo considerati inaffidabili”, e questo accadrebbe “con il Mediterraneo in tempesta, dalla Libia all’Egitto, dalla Siria al Libano, ai mai placati Balcani”. Lo dice in un’intervista alla Stampa, l’ex ministro della Difesa Arturo Parisi.
Sugli F35 nel Pd “il discorso è aperto. Certo c’è il no del gruppo in Commissione Difesa della Camera. Non mi sembra tuttavia lo stesso per le altre voci che hanno competenza sul tema”, dice Parisi. “Penso al dissenso di Latorre che al Senato presiede la stessa Commissione, ma soprattutto alla ministra Pinotti, che ha seguito finora una linea chiarissima, quella di affrontare il tema nell’ordine giusto. Parlando prima dei fini, degli scenari e delle minacce, e solo dopo dei mezzi. Una posizione condivisa da Guerini che come vice segue il partito per incarico di Renzi”.
Parisi poi aggiunge: “Non credo che tra il premier e il ministro della Difesa possano esistere divergenze sulla linea da tenere. Certo le responsabilità che abbiamo con gli altri alleati per la difesa comune contano. Ma contano ancora di più la credibilità e affidabilità che dobbiamo a noi stessi”. Infine per Parisi “i grillini c’entrano poco. La verità è che in tutte le aree politiche si registra da tempo l’assenza, se non il rifiuto, di una cultura della Difesa”.
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concordo. confidiamo che parisi acquisti a proprie spese tutti gli F35 che reputi necessari per essere considerato affidabile da USA, Nato e UE.