13 magg – La polizia francese ha arrestato all’alba di stamattina a Strasburgo sei sospetti jihadisti recentemente tornati dalla Siria, dove avevano partecipato alla guerra civile. Lo riferisce il ministro dell’Interno della Francia, Bernard Cazeneuve.
In una breve dichiarazione rilasciata nella sede del ministero, Cazeneuve ha detto che la retata “è andata perfettamente” e ha dimostrato “la totale determinazione del governo a combattere con tutte le sue forze contro il terrorismo e il reclutamento di giovani fra i radicali violenti”. I sei sono ora in custodia della polizia. “Mi viene chiesto spesso cosa succede alle persone che partono per unirsi alla jihad in Siria quando ritornano in Francia”, ha detto il ministro dell’Interno Cazeneuve. “È semplice: si collegano a una rete terrorista e vengono arrestati e consegnati alla giustizia“, ha concluso.
Il ministro dell’Interno non ha fatto alcun riferimento alla notizia diffusa precedentemente dalla radio Europe-1, secondo la quale l’operazione riguardava anche l’indagine su un 14enne, che a dicembre avrebbe detto ai genitori che andava in vacanza, mentre in realtà era andato con altri nel sud della Turchia e poi in Siria.
La retata giunge alcune settimane dopo che le autorità hanno annunciato una nuova spinta per evitare che i militanti francesi partano per andare a combattere in Siria. Il mese scorso le autorità francesi hanno annuncaito una serie di misure dure mirate a impedire ai giovani di unirsi ai militanti islamici in Siria. Fra queste un sistema a disposizione dei genitori che si insospettiscono, per allertare le autorità, e provvedimenti per togliere i passaporti a chi è sospettato di volere diventare un combattente straniero. Allora il governo comunicò che in Siria c’erano circa 300 francesi, che 130 erano in transito e altri 130 erano già tornati in patria dopo uno o più viaggi in Siria. tiscali