12 magg – . – Sarebbero almeno l’89% i si’ al referendum separatista da Kiev nella regione orientale e russofona ucraina di Donetsk, dove, insieme a quella di Lugansk, si e’ votato ieri. Lo riferiscono fonti dei ribelli filo-russi senza possibilita’ alcuna di conferma indipendente, anche se l’esito, a prescindere dai numeri, era del tutto scontato.
Questo crea problemi per le prossime tranches del Fmi. Il Fondo Monetario Internazionale ha infatti approvato un pacchetto di aiuti da 17 miliardi di dollari all’Ucraina, ma ci sono delle rigorose clausole da rispettare
17 miliardi di dollari in prestito dal Fmi, il suicidio dell’Ucraina
Il Fmi aizza alla guerra e mette Fratelli contro Fratelli
se il governo ucraino perde il controllo effettivo dell’est del paese, i 17 miliardi di dollari di pacchetto verranno rivisti. Che, tradotto, significa andate in guerra con le forze russe (e anche con la Russia stessa se è Putin il problema nel paese) o non avrete i soldi“.
Intanto ieri un uomo e’ stato ucciso ed un altro e’ rimasto ferito dagli uomini della Guardia Nazionale ucraina che hanno aperto il fuoco per disperdere una folla all’esterno del comune di Krasnoarmeisk, una delle citta’ delle regione orientale di Donetsk dove si stavano concludendo le operazioni di voto per il referendum per la secessione da Kiev. Lo riferisce l’agenzia Interfax-Ukraine.
Secondo un testimone soldati del battaglione “Dnepr” della Guardia Nazionale di Kiev hanno sparato sulla folla che impediva loro l’accesso all’edificio dove era installato uno dei seggi. Almeno altrui 2 feriti risultano nel villaggio di Baranikova nella provincia di Lugansk, dove, racconta l’Interfax, gli abitanti hanno provato a bloccare l’avanzata di blindati della Guardia Nazionale di Kiev.