10 mag. – Esplodono le sofferenze nelle banche: negli ultimi 12 mesi, da marzo 2013 a marzo 2014, sono cresciute del 25% arrivando a oltre 164 miliardi di euro, in aumento di 33,6 miliardi. La fetta maggiore di prestiti che non vengono rimborsati regolarmente agli istituti di credito e’ quella delle imprese (116 miliardi).
Le ‘rate non pagate’ dalle famiglie valgono piu’ di 31 miliardi, mentre quelle delle imprese familiari quasi 14 miliardi. Questi i dati principali del rapporto mensile sul credito del Centro studi Unimpresa, secondo cui nello stesso periodo le banche hanno tagliato i finanziamenti a imprese e famiglie per complessivi 30,4 miliardi (-2,09%). Secondo Unimpresa, superano il tetto dei 2 miliardi, le sofferenze della pubblica amministrazione, delle assicurazioni e di altre istituzioni finanziarie.
Complessivamente le sofferenze adesso corrispondono all’11,3% dei prestiti bancari, in aumento rispetto all’8,96% di un anno fa. Alla fine del 2010 le sofferenze ammontavano a 77,8 miliardi: in poco piu’ di tre anni, quindi, sono piu’ che raddoppiate.
“Siamo allarmati di fronte alla sempre maggiore difficolta’, sia delle famiglie sia delle imprese, nel pagare le rate dei finanziamenti – commenta il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi – assistiamo a un atteggiamento di superficialita’ da parte delle banche e anche delle istituzioni“. (AGI) .