A Gilford, New Hampshire, un uomo scopre che gli insegnanti della figlia le hanno fatto leggere un romanzo con una scena esplicita di sesso. Chiede una riunione di chiarimento e viene arrestato per aver parlato oltre i due minuti concessi
9 magg – Tutto è cominciato lo scorso 30 aprile. William Baer si trovava a casa con un amico, Josh Youssef, che si è trovato fra le mani il libro Nineteen Minutes di Jodi Picoult, assegnato per la lettura alla figlia di Baer, Marina, dai professori della Gilford High School. Youssef lo ha aperto a pagina 313 e si è messo a leggere ad alta voce. Il testo descriveva in maniera esplicita un rapporto sessuale tra due adolescenti. Baer «è rimasto a bocca aperta», come ha raccontato lo stesso Youssef al blog di Ben Swann. A quel punto l’uomo, che non aveva ricevuto dall’istituto nessun avviso riguardo al volume e ai suoi contenuti, ha deciso di chiamare immediatamente il preside della scuola per organizzare un incontro fra genitori e docenti. Il preside ha convocato la riunione lunedì scorso.
LA RIUNIONE. Baer – che ora accusa apertamente le autorità di Gilford di avere organizzato il suo arresto – è giunto alla scuola con gli altri genitori e si è accorto che nell’aula, oltre ai dirigenti dell’istituto e ai rappresentanti del distretto scolastico, era presente, cosa insolita, anche un ufficiale di polizia. All’incontro gli insegnanti hanno spiegato che il libro di Jodi Picoult era già stato proposto in passato agli studenti per mettere a tema con loro la questione delle sparatorie nelle scuole americane (a quanto pare la storia inizia proprio con una strage in una high school del New Hampshire). Questa volta però, hanno aggiunto scusandosi, i genitori non sono stati avvisati. E come mai alla fine Baer si è ritrovato in manette? Per capire come sono andate le cose basta guardare il video riproposto qui sotto, pubblicato su Youtube da Josh Youssef.
Nel video qui sotto si vede che durante la riunione Baer interviene per spiegare che secondo lui il libro è pornografico e dunque non è adatto ai ragazzini come sua figlia. Il suo intervento, però, “sfora” i due minuti di tempo concessi ai partecipanti e viene interrotto. Ma quando l’uomo sente un altro genitore sostenere che i contenuti del romanzo affrontano un problema reale, cerca di intervenire di nuovo per rispondergli. Alla richiesta di rispettare le opinioni altrui Baer ribatte: «Io rispetto mia figlia». A quel punto il poliziotto presente alla riunione gli ingiunge di allontanarsi e lui gli chiede provocatoriamente: «Perché non mi arresta?». E quello lo arresta per davvero.
RISCHIO SANZIONE. L’arresto per «comportamento turbolento» però non ha fermato la bataglia di Baer, che ora rischia anche una multa fino a 1.200 dollari. «Non ci sono ragioni per cui accettare una cosa simile. È semplicemente incredibile che la scuola assuma questo come materiale per la lettura», ha ribadito l’uomo ricordando che lo stesso preside della Gilford High School gli aveva confessato il proprio imbarazzo quando gli aveva letto la sequenza in questione. Baer ha poi annunciato che contesterà il fermo subìto appellandosi al Primo emendamento della Costituzione americana sulla libertà di espressione. Quanto alla figlia Marina, ha detto agli insegnanti: «Ho visto che avete fatto arrestare mio padre per aver violato la regola dei due minuti. Non mi fido più di voi e qui non mi sento sicura».