9 magg – Il numero delle persone prive di accesso all’acqua potabile e a servizi igienici decenti è notevolmente diminuito negli ultimi venti anni, ma un numero ancora troppo elevato di persone resta ai margini della società, secondo l’Onu.
L’ultimo rapporto congiunto dell’Oms e dell’Unicef (il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia) indica che la percentuale di popolazione che può accedere a “servizi igienici migliori” è aumentata dal 49% nel 1990 al 64% nel 2012. Ma malgrado i progressi, rileva il rapporto, ancora 748 milioni di persone, di cui la grande maggioranza vive nelle regioni dell’Africa sub-sahariana e in Asia, non ha accesso ad acqua potabile e un miliardo di persone è costretta ancora a fare i propri bisogni all’aperto.
“Ciò che sciocca davvero è vedere le persone fare i bisogni all’aperto, ma con un cellulare in mano”, ha dichiarato Maria Neira, incaricata della sanità pubblica dell’Oms. tiscali