Abuja, 9 mag. – Fuga di massa dal nord-est della Nigeria dove cresce l’allerta pr ondata di attacchi contro i civili, la cui brutalita’ e frequenza e’ senza precedenti.
L’allarme arriva dall’ Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) che cita dati dell’Agenzia per l’Organizzazione delle Emergenze Nazionali (NEMA) secondo cui sono 250mila le persone finora sfollate. Altre 61mila circa sono fuggite in paesi limitrofi come il Camerun, il Ciad e il Niger. La maggior parte sono cittadini del Niger residenti in Nigeria, ma 22mila sono nigeriani diventati rifugiati per via della crisi. La situazione nel sud del Niger e’ particolarmente difficile: la scarsa sicurezza e l’isolamento delle zone rende infatti difficile fornire aiuti umanitari.
Ogni settimana, la regione di Diffa, appena oltre il confine, e’ invasa da 700-1.000 persone spinte alla fuga dagli attacchi dei ribelli o dal timore di ritorsioni da parte delle forze armate. I team UNHCR presenti nella zona riportano che 1.500 persone sono arrivate in un villaggio a sud della citta’ di Diffa dopo che un attacco sferrato oltreconfine da sei insorti, il 20 aprile, ha privato le persone di ogni bene. Si calcola che trentacinque abitazioni e venticinque negozi siano stati bruciati, le scorte alimentari incendiate e due uomini siano rimasti feriti. Al momento i profughi sono ospitati in case abbandonate che saranno a rischio di allagamento quando la stagione delle piogge avra’ inizio, nei mesi di giugno-luglio.
Stiamo percio’ lavorando con i nostri partner per trasferire i profughi in aree piu’ asciutte. Nel corso delle ultime sei settimane, l’UNHCR e il Comitato Internazionale di Soccorso (IRC) hanno registrato 15.700 persone residenti nella regione e nei villaggi di Diffa e in altre localita’ del Lago Ciad, circa 100 chilometri a est. Si tratta di persone fuggite agli attacchi degli ultimi mesi, soprattutto nello Stato di Borno.
Una seconda area di potenziali nuovi spostamenti e’ la regione settentrionale del Camerun, al di la’ del confine con la citta’ Gamboru Ngala nello Stato di Borno. A quanto riferito dalle agenzie di stampa, il 5 maggio piu’ di 100 persone sono state uccise in un giorno di mercato, proprio a Gamboru Ngala. Circa 6.800 rifugiati nigeriani sono arrivati nella regione dell’Estremo Nord dal maggio dello scorso anno, 2.500 dei quali sono stati trasferiti al campo di Minawao, a 150 chilometri di distanza dall’instabile zona di frontiera. (AGI) .