9 magg – L’orrore dura in tutto dieci minuti e 48 secondi. Terra rossa, cespugli, una fossa abbastanza profonda da farci stare in piedi una ragazzina. Uomini armati la fanno scendere. Lei indugia sul bordo, chissà perché si sfila le ciabattine bianche, le appoggia accanto al buco. Entra. Il buco viene riempito, fino a quando non rimane fuori che la testa, coperta dal velo.
È il video pubblicato dal giornale nigeriano on line “Ak Praise”. La didascalia spiega: “Questa è una ragazza innocente, è stata rapita da Boko Haram con altre 200 studentesse. Questo è il video girato dai terroristi della sua lapidazione a morte”.
Impossibile per ora verificare con certezza se la ragazza del video sia effettivamente una delle 223 liceali rapite in Nigeria lo scorso 14 aprile. Potrebbe essere un’adultera lapidata in un villaggio – sullo sfondo delle inquadrature si vedono delle casupole, molte persone a fare da “pubblico” – e non è possibile risalire alla data del filmato. Resta il fatto che la barbara esecuzione è in pieno stile Boko Haram e che la fossa è circondata da uomini armati.
Gli ultimi due minuti del video sono di una violenza insostenibile. Lei, in quella buca, bendata e immobilizzata parla, forse sta pregando. La prima pietra le centra in pieno la tempia sinistra, poi è un crescendo di lanci. All’inizio uno dopo l’altro, poi tre, quattro contemporaneamente. Nel video si vedono gli uomini che prendono la rincorsa, si inarcano per colpire più forte. Dopo un minuto è finita. L’ultima immagine, indelebile, è la testa della ragazzina piegata all’indietro. Accanto ci sono le sue ciabattine bianche
Di Monica Perosino . la stampa