9 magg – La produzione industriale è calata dello 0,5% a marzo rispetto a febbraio. Lo rileva l’Istat. Si tratta della seconda contrazione mensile consecutiva. Sempre a marzo, su base annua il dato corretto per gli effetti di calendario mostra una flessione dello 0,4%, tornando a calare dopo gli incrementi di gennaio e febbraio.
Nella media del trimestre gennaio-marzo, precisa l’istituto statistico, l’indice ha registrato un aumento dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Nella media dei primi tre mesi dell’anno la produzione è aumentata dello 0,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A marzo l’indice estagionalizzato registra una variazione congiunturale positiva solo nel raggruppamento dei beni strumentali (+0,6%); diminuiscono invece i comparti dei beni di consumo (-3,2%), dell’energia (-0,5%) e dei beni intermedi (-0,1%).
Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a marzo 2014, aumenti tendenziali nei raggruppamenti dei beni intermedi (+2,9%) e dei beni strumentali (+2,7%). Segna una flessione marcata il comparto dell’energia (-11,1%) e, in misura più lieve, quello dei beni di consumo (-1,6%). er quanto riguarda i settori di attività economica, a marzo 2014 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+7,5%), della fabbricazione di mezzi di trasporto (+5,1%) e dell’industria del legno, della carta e stampa (+5,0%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-12,1%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,4%) e della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche -8,1%).