Rubano rame lungo i binari: bottino da 120 mila euro, rischiando di restare fulminati
8 magg – Predatori di ‘oro rosso’ al palo. Ieri notte i Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia hanno arrestato tre rumeni di 43, 28 e 21 anni, per furto aggravato in concorso. Il fermo è stato eseguito durante uno dei servizi di controllo del territorio finalizzati alla repressione dei reati predatori. I militari stavano effettuando una perlustrazione della zona Casetti, un’area adiacente alla Linea Ferroviaria dell’Alta Velocità, tratta Bologna-Milano (Km12+000 – Km 16+000), quando hanno sorpreso i ladri in flagranza di reato mentre si stavano togliendo gli “abiti da lavoro” preparandosi per andare a casa, decisamente stanchi e provati per aver trascorso una notte all’aperto a sguainare i cavi di rame installati lungo la tratta ferroviaria.
Si tratta di cavi utilizzati nella trasmissione di energia elettrica ai dispositivi detti “scaldiglie”, apparati riscaldanti che entrano in funzione nel periodo invernale in caso di ghiaccio e neve per permettere il movimento dei deviatori. Secondo gli inquirenti si è trattato di un’operazione complessa e pericolosa (a rischio folgorazione), ma a tempo stesso fruttuosa se si considera che il valore del metallo sottratto e rivenduto al mercato nero si aggira intorno ai 120.000 euro.
La refurtiva è stata restituita alle Ferrovie che, purtroppo, non potranno riutilizzarla a causa dei danni che i malviventi hanno provocato ai cavi, sezionati in modo di entrare in un bagagliaio di un’auto.
Tranne il 43enne che è incensurato, gli altri due rumeni sono gravati da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e la persona. Questa mattina sono stati tradotti in Tribunale per la celebrazione del rito direttissimo.
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