Università Luiss, intervento vietato a giornalista non “allineata” a teoria gender

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7 magg – “L’università Luiss, come si apprende dal quotidiano online La Nuova Bussola Quotidiana e dalle colonne di Libero di oggi, si è resa protagonista ieri di un gravissimo episodio discriminatorio nei confronti della scrittrice e blogger Costanza Miriano, la quale, su invito di una delle rappresentanze studentesche, avrebbe dovuto svolgere un intervento sul tema della famiglia e della secolarizzazione alla presenza, inoltre, di Mons. Vincenzo Paglia. Benché l’invito risalga a febbraio e la macchina organizzativa abbia funzionato regolarmente, tant’è che l’evento è stato pubblicizzato con il dovuto anticipo sul sito dell’università, improvvisamente l’invito è stato revocato e l’incontro annullato”.

Cosa è accaduto? Ce lo spiega l’occidentale

“Nel pomeriggio del 5 maggio, ad appena un giorno dalla conferenza, Costanza Miriano riceve una mail di scuse che la informa dell’annullamento dell’evento per ‘un problema organizzativo e uno interno concernente gli equilibri delle diverse associazioni studentesche’. In realtà, si scoprirà che contro la partecipazione della Miriano è stato posto un vero e proprio veto da parte dell’associazione studentesca Luiss Arcobaleno, il cui scopo statutario, si legge nella pagina dell’università dedicata alle attività gestite dagli studenti, è quello di ‘promuovere la lotta contro l’omofobia e le discriminazioni sessuali’”.

Viene da chiedersi cosa c’entri la questione dell’omofobia con la presenza di Costanza Miriano alla Luiss e il dibattito sul tema della famiglia. La spiegazione è che l’annullamento dell’incontro sia dipeso da una insensata quanto vile forma di pregiudizio nei confronti della Miriano, tracimata in una vera e propria censura preventiva che tradisce l’essenza e la tradizione di un ateneo prestigioso e autorevole quale è la Luiss. A Costanza Miriano è stato impedito di parlare perché la sua è una voce libera, non omologata al pensiero unico monopolizzato dall’ideologia gender, che parla attraverso scritti e libri seguitissimi di un modello di famiglia basato sull’unione, e l’amore, tra un uomo e una donna”.

“Evidentemente i modelli difesi dalla Miriano disturbano quanti, invece, tentano di imporre al Paese l’ideologia Glbt e i modelli esistenziali, familiari, antropologici che questa propugna. Quanto accaduto solleva interrogativi inquietanti, specie se si considera che diversamente da Costanza Miriano, sottoposta a censura, i libri (porno-gay, ndr)  di Melania Mazzucco – Lettura di romanzo gay osceno al Liceo Giulio Cesare di Roma. Parte la denuncia, ndr  –  che propongono invece modelli ‘inneggianti’ all’omosessualismo sono adottati nei licei. Per tali ragioni rivolgeremo a breve al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini un’apposita interrogazione”. Ad affermarlo il deputato del Nuovo Centrodestra Alessandro Pagano.