6 magg – Un messaggio chiaro a Marino e, visto il periodo di campagna elettorale, anche al premier Renzi: i 24.000 dipendenti del Campidoglio sono pronti a tutti pur di difendere il proprio salario. Una piazza mai così piena ha ospitato l’assemblea generale di tutti i dipendenti capitolini chiamati a decidere le prossime forme di lotta contro le conseguenze della relazione del Mef.
Dalle maestre ai vigili urbani, dagli amministrativi ai dipendenti dei municipi, dagli addetti agli sportelli a quelli dell’ufficio anagrafe, tutti in assemblea per ribadire che gli stipendi non si toccano. E’ Marino il bersaglio principale della protesta. Il sindaco di Genova è riuscito laddove neanche Alemanno era riuscito, ovvero mettere d’accordo tutte le sigle sindacali riunite in piazza per una volta senza distinguo, dai sindacati confederali a quelli autonomi a quelli più di lotta.
Alla base della protesta il taglio del salario accessorio, misura, che dopo la relazione e la conseguente bocciatura del Mef, sembra alquanto realistica. A nulla, per ora, è valso il tentativo di Marino di scaricare la questione sul Governo che non sembra intenzionato a intervenire. A nulla è valso il documento firmato dall’Anci che chiede un intervento governativo. Non è bastato ai sindacati che oggi hanno portato oltre 15.000 persone in piazza.
IL DOCUMENTO CONCLUSIVO – Si legge nel documento conclusivo a firma di Cgil, Cisl e Uil: “Non si intravede il cambio di direzione rispetto all’amministrazione precedente. Di contro si continuano a registrare ingenti risorse spese per le strutture nominate dalla politica. Ci si concentra sul taglio del salario accessorio dei dipendenti capitolini paventando ipotetiche illegittimità, non nella spesa ma su come questa è stata utilizzata, mettendo in discussione le motivazioni che la stessa amministrazione aveva rappresentato nel sottoscrivere accordi funzionali a garantire una buona qualità dei servizi, motivazioni che non vengono oggi sconfessate”.
TRAFFICO IN TILT – Il traffico nella zona è completamente paralizzato per l’assenza dei vigili in strada. Dal Circo Massimo fino al Teatro Marcello una colonna di macchine procede a passo d’uomo. Gli agenti della Polizia Municipale sono scesi da piazza del Campidoglio a piazza Venezia per bloccare ulteriormente la viabilità.
ATTIMI DI TENSIONE – Qualche momento di tensione c’è stato tra alcuni cittadini e alcuni dipendenti, scesi in piazza Venezia. Il traffico bloccato ha fatto saltare i nervi in particolare ad un passeggero di un taxi che sceso dal mezzo ha iniziato a inveire contro i dipendenti. Ne è nato un furioso battibecco, con le parti divise a fatiche. “Siamo noi le vittime della protesta”, spiega il professionista del settore agrario. “Chiediamo solo di andare a lavorare. E’ assurdo che i vigili che il traffico dovrebbero evitarlo invece lo blocchino”.
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