6 magg – Occorre respingere il virus antieuropeo e dire no agli eurodemolitori. E’ il messaggio del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, lanciato in occasione della XIV lezione Angelo Costa “E’ possibile salvare l’euro?” alla Luiss.
“Gli euroscettici sono sempre esistiti ancora prima che l’Europa unita nascesse – ha detto Squinzi – hanno alle spalle qualche successo e predicano da sempre il ritorno alle valute diverse e la rinascita delle identità nazionali e invita a “non mettere a rischio l’unica grande visione comune costruita nel secondo dopoguerra”.
Confindustria, Squinzi: le imprese stanno morendo
UE, Squinzi: la Germania ci ha fregato, Letta immobile
Squinzi terrorizza gli italiani: con l’uscita dall’euro perderemmo il 25-30% del Pil
Ma, ha sottolineato il leader degli industriali, “la fine dell’Europa la pagherebbero, e a carissimo prezzo, le economie nazionali deboli e indebitate, i cittadini più deboli”. Secondo Squinzi, “se le forze che ambiscono a demolire la casa comune avranno grande spazio, comincerà un periodo ricco di incognite e certamente di difficile gestione”.