2 magg – Al 23 aprile, le banche italiane avevano restituito alla Bce solo “79 mld, corrispondenti al 31% dell’importo iniziale, contro il 62% degli altri Paesi dell’area”. ”La decisione della Bce di estendere almeno fino a luglio del 2015 la procedura di piena aggiudicazione dei fondi consente alle banche di programmare una graduale strategia di rientro -continua Bankitalia-. Nostre stime indicano che, se si protraessero le recenti favorevoli condizioni dei mercati della provvista e dei titoli di Stato, le banche italiane avrebbero a disposizione scorte di attivita’ liquide sufficienti per riportare l’indebitamento con l’Eurosistema sui livelli precedenti la fase acuta della crisi del debito sovrano”.
In ogni caso, ”le valutazioni sulle maggiori banche italiane ricavate dagli indicatori di mercato sono in netto miglioramento dalla fine del 2013, in seguito alla riduzione degli spread sovrani e ai piani di rafforzamento patrimoniale”. ”Tra novembre dello scorso anno e la metà di aprile, i credit default swap (CDS) bancari sono diminuiti in media di 127 punti base e i corsi azionari sono cresciuti del 20 per cento; -continua Bankitalia- nello stesso periodo per la media delle principali banche europee i CDS si sono ridotti di 47 punti base e i corsi azionari sono aumentati dell’11 per cento”.