2 mag. – Il Consap (Confederazione sindacale autonoma di polizia) annuncia l’avvio di una raccolta di firme nelle questure italiane per sollecitare le dimissioni del capo della Polizia, prefetto Alessandro Pansa. Ne da’ notizia il segretario nazionale della sigla sindacale, Gianluca Pantaleoni, il quale precisa che la sua recente richiesta di dimissioni di Pansa “non e’ affatto motivata sulla base delle parole di ferma condanna pronunciate dal prefetto a seguito degli applausi a tre dei poliziotti condannati per l’omicidio del giovane Aldrovandi, bensi’ dalla sua manifesta e generalmente riconosciuta inadeguatezza a svolgere il ruolo di Direttore Generale della Pubblica Sicurezza”.
Pansa ha telefonato a Patrizia Moretti, la madre di Federico per esprimere “vicinanza e solidarietà”. Lo riferisce all’Adnkronos la stessa Moret. Pansa ha definito “vergognoso” quanto accaduto e si è impegnato a incontrare la donna il prima possibile.
Secondo il segretario del Consap, “etichettare come ‘cretino’ un operatore di polizia impegnato in duri scontri di ordine pubblico e non comprendere che gli applausi ai poliziotti condannati per la sconcertante vicenda Aldrovandi sono la conseguenza del malessere che serpeggia tra i colleghi a seguito del blocco degli stipendi, del blocco dei contratti, del ritardo nel pagamento degli straordinari, della diminuzione degli organici e dei ricorrenti linciaggi a cui sono sottoposti gli operatori di polizia ogni qual volta ci sono vicende di ordine pubblico in cui, per definizione, si da’ torto alla Polizia prima ancora di controllare circostanze e fatti, significa non avere il polso della situazione e soprattutto una inaccettabile lontananza dal personale”.
Per questo – conclude la nota di Pantaleoni – “nel ribadire la richiesta di immediate dimissioni del Capo della Polizia e nel respingere al mittente le ‘compiacenti’ dichiarazioni di pretestuosita’ e irresponsabilita’, comunico l’avvio di una raccolta di firme, che sara’ consegnata al presidente della Repubblica, per sollecitare le dimissioni in tutte le questure d’Italia”.