29 apr 2014 – Rubavano, praticamente ogni giorno, ingenti quantita’ di rame e ottone, dal valore di circa due milioni di euro, a ditte ed attivita’ commerciali che lavorano metalli, di furgoni ed autobetoniere, ma anche negozi e bar, senza risparmiare di cimiteri e cantieri stradali.
A smantellare questa organizzazione criminale italo-romena operativa principalmente in Veneto, ma anche in Lombardia e Piemonte, e’ stata la Polizia di Padova che, in collaborazione con i colleghi di Como, Pavia, Torino, Varese e della Polstrada di Pavia, ha eseguito 11 misure cautelari e numerose perquisizioni. Le indagini – spiega una nota – sono state condotte dalla Squadra mobile di Padova, in stretta collaborazione con quella di Milano, e sono iniziate a seguito di un furto di bobine di ottone per un valore di circa 120mila euro ad una ditta nella zona industriale delal citta’ veneta.
Gli inquirenti hanno accertato numerose altre razzie avvenute nelle tre regioni – incluso un altro maxi furto, sempre a Padova, dal valore di circa 90mila euro – con una frequenza quasi giornaliera: nel periodo di circa 6 mesi monitorato sono stati calcolati guadagni che si aggirano sui due milioni di euro. Sono stati arrestati in flagranza di reato anche alcuni correi, con il recupero di refurtiva, tra cui numerose betoniere rubate. Il gruppo, che faceva base in un campo nomadi del milanese, era in grado, in breve tempo, di ricettare la refurtiva nel paese di origine anche con il contributo di alcuni cittadini italiani. asca