Famiglie cinesi stipate in capannone-laboratorio senza prese d’aria e finestre

cinesi29 apr – Alcune famiglie cinesi, con bambini, vivevano in condizioni precarie e di degrado all’interno di un capannone industriale, in via Collamarini, alla periferia del quartiere San Vitale di Bologna. La situazione è venuta alla luce qualche giorno fa, dopo un controllo ad opera della polizia municipale, in un laboratorio per il confezionamento di maglieria e abbigliamento.

All’interno del fabbricato, due comparti separati ma adiacenti, sono stati trovati ed identificati 14 cittadini cinesi, tutti in possesso di documenti e permesso di soggiorno, fra cui cinque minori, anche in tenerissima età (una bimba di soli nove mesi). Vivevano tutti all’interno del capannone.

Nella struttura, abusivamente frazionata con tramezzi e parzialmente soppalcata, erano state ricavate otto piccole stanze al piano terra e cinque sul soppalco, completamente prive di finestre e di qualsiasi presa d’aria dall’esterno. Nella porzione adiacente era invece presente un laboratorio di maglieria con una quarantina di macchinari per il confezionamento di abiti. Al piano superiore erano inoltre presenti locali adibiti a cucina e mensa.

La Polizia municipale ha chiesto l’intervento del Pronto Intervento dei Servizi Sociali del Comune, al fine di verificare lo stato di mantenimento dei minori. Nel frattempo le famiglie sono state alloggiate presso una struttura ricettiva cittadina. Sono stati infine avviati i necessari accertamenti per individuare l’esatta titolarità dell’immobile, ai fini delle comunicazioni all’Autorità Giudiziaria in merito alle probabili violazioni in materia edilizia rilevate durante l’ispezione, facendo riferimento alle planimetrie catastali di ciascuna delle due unità immobiliari. Verrà inoltre informata la Procura presso il Tribunale per i minorenni dell’Emilia-Romagna, per le valutazioni sullo stato di mantenimento e custodia dei minori.

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