25 apr. – Vladimir Putin non ne vuole piu’ sapere di parlare direttamente con Barack Obama. Fin dai fatti di Kiev tra i due presidenti c’erano stati contatto telefonici regolari: il 6, il 16 e il 28 marzo. L’ultima volta che il “telefono rosso” (dal nome che la linea diretta tra Casa Bianca e Cremlino prese durante la Guerra Fredda) e’ squillato e’ stato il 14 aprile scorso, quando il primo ad alzare la cornetta fu Putin. In quell’occasione il presidente americano chiese a quello russo di mettere fine al sostegno armato ai miliziani filorussi nell’est e avverti’ i future sanzioni.
Adesso, rivela il Daily Beast riferendo le confidenze di fonti diplomatiche e politiche, Vladimir Putin ha deciso di interrompere a tempo indeterminato i contatti diretti. “No, non parlera’ con Obama su pressione, ma cio’ non significa per sempre”, ha riferito una delle fonti, Igor Yurgens, presidente dell’Istituto per lo sviluppo contemporaneo, organismo vicino al premier Dmitry Medvedev.
Non solo tra Putin e Obama il filo diretto e’ spezzato, ma anche -e forse cio’ e’ piu’ grave- tra il capo del Pentagono, Chuck Hagel, e il ministro della Difesa russo, Sergey Shoygu. A tenere i rapporti di massimo livello con Mosca e’, a questo punto, solo John Kerry: “Nelle ultime settimane ho avuto sei conversazioni con Lavrov (Serghei, il ministro degli Esteri russo ndr). L’ultima, di sapore kafkiano”.