Tentato stupro a Spresiano, 24 aprile 2014
SPRESIANO, 26 apr – – Ha bevuto un bicchiere di troppo e si è introdotto in casa della donna per violentarla, armato di coltello. A salvare la 41enne, come riporta la Tribuna di Treviso, il figlio, che avrebbe bloccato l’aggressore e allertato i carabinieri. L’uomo, 41 anni di origine marocchina, entrato in caserma avrebbe dato in escandescenze, spaccando una porta e costringendo i militari a fare intervenire un medico per placarlo.
LA TENTATA VIOLENZA – L’episodio è avvenuto giovedì poco dopo le 18.30. L’uomo, dopo essersi dato all’alcol, ha tentato di stuprare la donna in casa sua a Spresiano. Lei gli ha aperto la porta ritrovandosi con un coltello puntato alla gola. Minacce, palpeggiamenti, urla di disperazione. Il figlio diciottenne ha sentito la madre gridare ed è intervenuto in sua difesa. Proprio nel mezzo della colluttazione sarebbe rientrato anche il compagno della donna, aiutando il giovane a bloccare il malintenzionato.
L’INTERVENTO DEI CARABINIERI – Sul posto, allertati dai familiari della vittima, sono intervenuti gli uomini del 112, ma anche per loro è stata dura tenere a bada l’aggressore, che, portato in caserma, avrebbe rotto una porta e danneggiato alcune suppellettili. In evidente stato di agitazione, è stato necessario l’intervento di un medico, che gli ha somministrato un sedativo. Quando finalmente l’uomo si è calmato, è stato possibile identificarlo. Per lui l’accusa di violenza sessuale, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Al momento il nordafricano è chiuso in un cella del carcere Santa Bona. Nei prossimi giorni, l’udienza per la convalida dell’arresto.
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