26 apr. – La polizia di Ragusa ha eseguito il fermo di due scafisti dello sbarco avvenuto ieri nel porto di Pozzallo. Si tratta di un tunisino e di un marocchino accusati di avere condotto la fatiscente imbarcazione carica di 411 migranti di origini siriane ed eritree, tra cui 58 donne e 112 minori, 20 dei quali neonati.
Gli scafisti sono stati individuati grazie a un video girato con uno smartphone da uno dei migranti, nel quale vengono riprese fasi della disperata traversata, nonche’ il giovane maghrebino mentre timone il peschereccio e da’ ordini in lingua araba ai passeggeri.
Drammatica la testimonianza di uno dei migranti: “L’affollamento sul peschereccio era incredibile eravamo messi uno sopra l’altro e faticavamo a muoverci. Il viaggio si e’ protratto per circa 22 ore e intorno alla ventesima i due scafisti hanno chiesto soccorso; il piu’ giovane ci ha detto che aveva richiesto agli italiani soccorso. Il peschereccio imbarcava acqua a causa di una falla allo scafo. A bordo del peschereccio non vi era ne’ acqua ne’ cibo, tranne per chi aveva pagato di piu’ per averli: era un servizio aggiuntivo”.
(AGI) .