15 apr – Passo in avanti nel campo della lotta alla violenza contro la donna in Arabia Saudita: ai mariti che “picchiano” le loro mogli saranno comminate sanzioni pecuniarie fino a 50.000 riyal (poco meno di 10mila euro). E’ quanto è stato deciso dalle autorità del regno wahabita, culla dell’Islam conservatore dove le donne sono tenute in uno stato di tutela permanente da parte degli uomini della loro famiglia e private della maggior parte delle libertà.
Secondo quanto riferisce la tv satellitare “al Arabiya”, la nuova norma che entrerà in vigore a partire dalla prossima settimana prevede “un minimo” dell’equivalente di mille euro per i mariti violenti oltre ad una pena detentiva di “non meno di un mese e non più di un anno in caso di recidività”.
Tuttavia, “in caso di decesso o di infermità permanente” della vittima la sanzione pecuniaria sarà cancellata ed il reato verrà giudicato secondo la legge islamica della Shariya, molto più severa in quanto prevede pesanti punizioni corporali, riferisce sempre l’emittente di proprietà saudita.
La nuova legge, come spiega alla tv araba il direttore generale del ministero per gli Affari sociali, Mohammed al Harbi, “è stata studiata dai giuristi per garantire il massimo livello di efficienza” per combattere il fenomeno delle violenze contro le donne. tmnews
Ammettiamolo, le donne Arabe, sanno davvero usare il pugno di ferro a differenza di noi italiane pappamolli!