14 apr 2014 – Nuovo massimo storico per il debito delle amministrazioni pubbliche a febbraio scorso. Lo rileva la Banca d’Italia nel Supplemento al Bollettino Statistico dedicato alla finanza pubblica. Il debito ha raggiunto 2.107 miliardi e 157 milioni di euro. L’aumento rispetto al mese di gennaio e’ stato di 18 miliardi, ma Napolitano ignora o finge di ignorare questa realtà.
”Quando si parla di necessita’ assoluta di ridurre il debito pubblico in Italia, non si dice abbastanza che lo si deve fare non perche’ ce l’ha chiesto l’Europa ma perche’ e’ un dovere verso i giovani. Quando diciamo che dobbiamo sbarazzarci di questo fardello pensiamo soprattutto a loro”. Lo ribadisce il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in una intervista a ‘Che tempo che fa’.
In Italia, spiega, ”si e’ stati bravissimi nel gestire questa montagna di debito pubblico, bravissimi nel regolare le emissioni di titoli pubblici, nel controllare i tassi di interesse, ma ce lo portiamo sempre sulle spalle. Se lei pensa – dice rivolgendosi direttamente al conduttore Fabio Fazio – che oggi 80 miliardi di euro in un anno vanno pagati per gli interessi sui titoli del debito possiamo lasciare questo fardello sulle spalle dei giovani? Quindi, non solo ai giovani bisogna aprire delle prospettive di realizzazione e di lavoro, ma bisogna anche garantire che non debbano continuare a pagare per il debito che hanno contratto le generazioni piu’ anziane”- (Amato, Prodi, Padoa Schioppa…)
Che abbiamo? Napolitano, quando lei parla, eviti di usare il plurale, di generalizzare, perchè i casini i debiti, quelli li avete fatti voi che sedete su una poltroncina magica. Voi e le vostre stramaledette austerity ci avete ridotto alla fame, ed avete il coraggio ancora di usare il plurale?