Un vero e proprio giallo sta coinvolgendo la famiglia della presidente della Camera, Laura Boldrini. Dopo che sul sito del settimanale “l’Espresso” era stato pubblicato un articolo dal titolo: “La famiglia Boldrini è sotto scorta. E i poliziotti sono di bell’aspetto”, si era subito scatenato il prevedibile tam tam, con relativa diffusione su tutti i social network.
Poi l’inizio del mistero e dei veleni. Come mai è scomparso quel pezzo? Chi è stato a prendere la decisione? Chi l’ha voluta? Errore o censura? Purtroppo non si è ancora venuti a capo del giallo.
In realtà l’articolo non è scomparso ed è ancora reperibile qui, nella cache di google
http://webcache.googleusercontent.com
Secondo quanto riportava l’Espresso, Anastasia, la figlia della Boldrini – che studia e lavora a Londra – quando viene in italia è scortata da poliziotti “giovani e di bell’aspetto”. Il motivo? Semplice, per non dare nell’occhio rispetto a colleghi più anziani che avrebbero destato curiosità in compagnia di una giovane. Ma a questo punto la polemica si è fatta ancora più rovente. Non solo perchè l’articolo non si trova più
Intanto il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha precisato che “i dispositivi di scorta e tutela nei confronti di persone esposte a rischio sono disposti in modo autonomo dagli Uffici competenti. In particolare si sottolinea che ogni azione a tutela del soggetto interessato non è sottoposta all’approvazione dello stesso, considerando le esigenze di sicurezza prioritarie sulla volontà del singolo. Da ultimo si evidenzia che l’individuazione degli operatori preposti ai compiti di tutela e sicurezza, dipende dall’Ispettorato di P.S. Viminale ed avviene esclusivamente in base a criteri di professionalità e competenza”.
più tempo passa e più mi è insopportabile questa donna con la puzza sotto il naso