8 apr 2014 – Il candidato principale dell’estrema destra austriaca alle prossime europee, leader del partito della Liberta’, ha rassegnato le sue dimissioni oggi dopo essere finito al centro di forti accuse di razzismo.
Andreas Moelzer aveva paragonato l’Ue ai nazisti, scatenando inoltre polemiche in tutto il paese dopo la denuncia del quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung che aveva raccolto le sue ”tesi” esposte in un evento a febbraio. Nell’occasione Moelzer aveva detto che l’Unione europea correva il rischio di diventare ”un conglomerato di negri , dove tutto e’ caos”.
Moelzer, nel presentare le dimissioni, ha affermato che dal suo punto di vista non aveva comunque fatto ”nulla di disonorevole, se non formulare un parere non conformista in modo politicamente scorretto”. Una semplice provocazione, insomma. In una dichiarazione all’agenzia austriaca APA, ha poi aggiunto che la sua decisione di dimettersi non era dovuta a quanto emerso sui media o ”alla finta indignazione del mondo politico” ma ”all’evidente mancanza di fiducia del mio partito”. (fonte AFP).