7 apr – Il prossimo 23 giugno Francesco Storace sarà ascoltato come testimone nell’ambito del processo che lo vede accusato di vilipendio al Capo dello Stato per fatti risalenti all’ottobre del 2007. L’ultima udienza, prevista per il 3 aprile, è stata appunto rinviata dalla Corte al 23 giugno.
L’allora ministro della Giustizia Clemente Mastella autorizzò la Procura di Roma a procedere contro Storace. Con le elezioni del 2008 e la nuova maggioranza di centrodestra, la questione fu discussa dalla Giunta delle autorizzazioni del Senato, che il 19 febbraio 2009 giudicò insindacabili le opinioni espresse da Storace, in base all’articolo 68 della Costituzione.
Il 10 dicembre 2013 però quella delibera è stata annullata dalla Corte Costituzionale. È così ripreso il processo al Tribunale di Roma. “Mi preparo ad essere l’unico italiano condannato per questo reato”, ha commentato Storace in un lungo comunicato, in cui ha ricordato di aver scritto al Presidente della Repubblica scusandosi per quelle espressioni “eccessive”.