Ucraina, Gazprom: “pronti ad abbandonare il dollaro e vendere gas in Asia”

gazprom

 

San Pietroburgo, 7 apr. – Gazprom non ha ancora avvertito alcun effetto delle sanzioni adottate da Usa ed Ue per l’occupazione russa della penisola ucraina di Crimea. Non solo. Il colosso energetico russo avverte che e’ prontissimo a ricorrere all’euro, abbandonando il dollaro, per le sue contrattazioni internazionali e di essere in grado senza problemi di deviare il gas diretto in Europa verso l’Asia, Cina in primis, se ce ne fosse la necessita’.

Questo il chiaro avvertimento lanciato da Alexander Dyukov, amministratore delegato di Gazprom, ai Paesi europei che dipendono dal gas russo. Dyukov, come il presidente Alexei Miller fedelissimo di Vladimir Putin, ha spiegato che le banche occidentali difficilmente interromperanno la collaborazione con Gazprom, cosi’ come i colossi energetici occidentali non vogliono che le tensioni geopolitiche danneggino le loro relazioni. Ma se cio’ accadesse…la societa’, ha chiarito l’Dyukov, e’ pronta a rafforzare i contratti con le banche asiatiche e trovare fondi anche sul mercato interno.

“Le sanzioni non hanno colpito in alcun modo le attivita’ della sopcieta’”, ha riferito Dyukov dal nuovo quartier generale di San Pietroburgo (la citta’ di Putin e di tutto il suo ‘inner circle’), aggiungendo: “Ovviamente ho avuto contatti e incontri con rappresentanti del mondo degli affari occidentale e in linea di principio non sono interessati ad una escalation della tensione”.

Sul cambio di valuta (dal dollaro all’euro) per le contrattazioni ha chiarito che, “(il governo) non ha ancora assunto questa decisione. Ma ne abbiamo discusso con i nostri acquirenti e il 95% ci ha detto di essere pronto a passare all’euro. Questo dimostra che nulla e’ impossibile…. anche in teoria passare dall’euro al rublo”.

Sul fronte produttivo l’Ad ha annunciato che Gazprom e’ pronto a proseguire nello sviluppo del giacimento di petrolio non convenzionale (shale oil) di Bazhenov nella Siberia occidentale, anche se i costi dovessero aumentare. Gazprom pensa poi di iniziare a commerciare il greggio estratto dal giacimento di Badra in Iraq a maggio e di inviare a terra la prima petroliera dal campo off-shore russo in Artico di Prirazlomnoye nella seconda meta’ di aprile. agi