Roma, 7 apr. – Lezioni, incontri e concerti per combattere le discriminazioni. Sono le iniziative organizzate a Roma per la 43ˆ Giornata mondiale dei Rom e dei Sinti, che si celebra domani, dall’Ufficio Antidiscriminazioni Razziali – Presidenza del Consiglio dei Ministri (Unar) con la Campagna ‘Romaidentity – Il mio nome e’ Rom’, in collaborazione con Arci Solidarieta’ e le associazioni Romaonlus, Coop. Ermes e Federarte Rom.
Si parte alle 14.30 al Teatro della Scuola IC Messina – via Giuseppe Messina, 49 (Metro Cinecitta’): il dirigente scolastico, insieme alle associazioni Roma’ Onlus e FederArteRom, racconta i successi raggiunti in questi ultimi anni a favore dell’integrazione e della scolarizzazione di giovani studenti rom.
Poi alle 16.30 c’e’ la tavola rotonda con la celebrazione ufficiale della Giornata in Campidoglio (Piccola Protomoteca). Alla presenza di esponenti e consiglieri della Giunta Regionale e Comunale, con l’apertura dei lavori da parte dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Roma Rita Cutini e del direttore generale Unar Marco De Giorgi, sono previsti gli interventi di Santino Spinelli (FederArte Rom), Valerio Tursi (presidente Arci solidarieta’ onlus), Natascia Palmieri (Campagna “Romaidentity – Il mio nome Rom”), Salvo Di Maggio (Ermes Cooperativa Sociale Onlus), Mirko Grga (insediamento Rom di via Salviati), Ion Bambalau (rappresentante comunita’ Rom Via Candoni), Graziano Halilovic (Ass. Roma’ onlus).
Durante la tavola rotonda l’artista e cantautore Alexian Santino Spinelli eseguira’ alcuni brani del repertorio Rom. I festeggiamenti continuano alle 20.30, negli spazi della Citta’ dell’AltraEconomia, con un concerto di musica e parole che rievoca le vicende del popolo Rom fino a giungere al Congresso Mondiale del 1971 e ai giorni d’oggi. Sul palco si alterneranno l’Alexian Santino Spinelli Group, Gypsyliana – Officina Nomade, Marian Serban, Albert Florian Mihai, Ion Stanescu, Isak Tanasache, Marius e Antonio Honciu, Adriano Bono e Reggae Circus. (AGI)
Si certo, ogni popolo è una ricchezza, i Rom in particolare. Se non ne hanno una, tranquillo che la trovano, svaligiando, rubando, mettendo i bambini sulle strade a cercare l’elemosina. Invece di difenderli a spada tratta, fateli lavorare, onestamente, controllando che non delinquono! Niente casa, niente di niente, come gli italiani che si alzano alle tre di mattina per poter mangiare!