7 apr – I Cinque Stelle hanno già fatto, con il loro solito metodo online (dai risultati fin ora non troppo brillanti). In Forza Italia sembra di stare al museo delle cere, tra vecchie glorie e impresentabili, mentre nel Pd “renzizzato” è tornata l’ora delle purghe (ci saranno pure abituati, no?).
Tra pochi giorni bisognerà presentare i candidati alle elezioni europee, ma di Europa sentiamo parlare solo per i vincoli alla spesa, per le bacchettate dall’industria all’agricoltura, per l’Euro e le regole monetarie che hanno bloccato il credito. Perché dunque scaldarsi per Bruxelles? Questa Europa non c’è madre, né matrigna. È solo nostra nemica. L’ultimo caso, con un fuoco di sbarramento addirittura preventivo, è arrivato ieri sulla vicenda Alitalia. Gli arabi di Etihad sono pronti a investire nella nostra compagnia, salvando un vettore che rischia di saltare. E cosa fa prontamente la Commissione Ue? Si raccomanda di non dare agli emiri una quota di controllo, perché così dettano le sacre leggi europee.
Dietro a queste norme e ai loro sacerdoti si nascondono però, e nemmeno troppo bene, i soliti interessi dei nostri concorrenti di Berlino e Londra. Se gli arabi non entrano, gli italiani possono chiudere. E se l’Alitalia salta, tutte le sue tratte, con i suoi passeggeri, potranno essere conquistate da Lufthansa (tedeschi) e British Airways (inglesi). Ecco, è anche per questo modo di agire che i partiti euroscettici si preparano a fare il pieno di voti alle prossime urne. A Bruxelles però continuano a fregarsene. Dandoci così la prova che questa Europa, più che un’unione di popoli, è un reticolo di interessi. Contro di noi.
Gaetano Pedullà lanotiziagiornale.it