5 apr – Anche alla Farnesina è tempo di pulizie, tagli e spending review. Dopo che ieri il ministro degli Esteri Federica Mogherini ha dato l’annuncio dei tagli, il Consiglio dei ministri ha dato l’ok alla soppressione di quattro Ambasciate e la Rappresentanza permanente presso l’Unesco a Parigi, le cui funzioni passeranno alla Rappresentanza presso l’Ocse. Il nuovo nome della sede sarà Rappresentanza d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali.
Le ambasciate in questione sono quella di Tegucigalpa in Honduras, Reykjavik in Islanda, Santo Domingo nella Repubblica Dominicana e Nouakchott in Mauritania.
Ma ecco che, nel giro di poche ore, il bluff viene smascherato. Innanzitutto, in tre delle quattro sedi citate dalla Mogherini, non c’è un ambasciatore, cioè uno di quei signori che tra stipendi e indennità si portano a casa circa 600mila euro l’anno. E il cui taglio, sì che farebbe risparmiare. A Nuakchott c’è solo un consolato che dipende dall’ambasciata di Dakar in Senegal, mentre a Reykjavik e Santo Domingo ci sono semplici vice consolati onorari. Insomma: sai che taglio…
Prima di tagliare qua e là. Per dare prova e credibilità, i tagli al loro stipendio. Alle loro auto blu, comprese di scorta. E al numero di rappresentanti, facendo una media con le nazioni che funzionano. Poi di seguito tutto il resto. Questa sarebbe Un cosa credibile