Mentre dall’estero arrivano milioni di euro per finanziare islam e moschee, mentre c’è una crisi di vocazioni senza precedenti e i cristiani vengono massacrati in tutto il mondo, la Chiesa ha fatto una pensata degna della peggior demagogia che rasenta l’autolesionismo – o forse qualcosa di peggio.
Il Messaggero pubblica mercoledì 2 aprile un’inchiesta sul rapporto tra stipendi e Chiesa, elencando punto per punto tutti i “guadagni” del clero.
Gli stipendi -Lo stipendio fisso di un parroco, escluse le offerte per le messe, è di 1.200 euro al mese, di poco superiore rispetto a quello di un semplice prete che è più o meno fisso sui 1000 euro. Più o meno quello che recepisce un bracciante o un operaio.
Per i sacerdoti e per i vescovi invece vale il concetto di anzianità quindi più si va avanti e più si guadagna, arrivando a quota 3000 euro. Se un prete è anche insegnante di religione – spiega Il Messaggero – l’istituto versa solo la quota che manca per raggiungere il tetto stabilito dall’anzianità. Ma la piramide salariale della chiesa non è finita. Se si è arcivescovi capi di dicastero o di pontifici consigli allora si può vivere veramente una vita agiata: si oscilla dai 3000 ai 5000 euro, quest’ultima una quota recepita dai cardinali. Se gli stipendi permettono comunque una vita tranquilla le pensioni, gestite dal Fondo del Clero istituito presso l’Inps., sono piuttosto modeste, “fatta eccezione per l’Ordinario Militare: 4.000 euro al mese”.
Lo stipendio del Papa – Arriviamo al vertice, dove ancora una volta Papa Francesco ci stupisce. Se Benedetto XVI godeva di una rendita di 2.500 euro, più le somme per i diritti d’autore dei suoi tanti libri, Francesco, invece, non percepisce alcuno stipendio, confermando il progetto della spending review vaticana. Ma attenzione, il Papa ha coumunque la facoltà di attingere liberamente al fondo dello Ior che raccoglie donazioni per sponsorizzare progetti benefici. Anche se rimangono alti gli stipendi delle personalità religiose rispetto alle loro effettive esigenze e al valore che la chiesa porta, Papa Francesco ha comunque tagliato sui dipendenti della Santa Sede. Via i bonus per i dipendenti durante la sede vacante e l’elezione papale. Tagli anche agli stipendi di tutti i dipendenti, congelando scatti di anzianità e promozioni.