2 apr – Yabroud, dove i ribelli e gli islamisti avevano portato le suore rapite da Maloula, è stata riconquistata in via definitiva d- all’esercito di Assad lo scorso 17 marzo. Ma entrando nella chiesa greco-cattolica dedicata alla Madonna si vedono ancora le ferite inflitte durante il passaggio delle milizie di Al Qaeda.
ICONOCLASTIA. Sul pavimento ci sono i resti delle statue distrutte, delle copie della Bibbia bruciate, dei dipinti distrutti con i coltelli e dei volti delle statue di santi sfigurati con gli scalpelli. L’iconoclastia dei terroristi islamici non ha risparmiato neanche il mosaico di San Giorgio e il drago.
CRISTIANI DISCRIMINATI. Secondo il racconto di alcuni residenti, raccolto dall’Independent, i terroristi islamici dopo aver conquistato la città di Yabroud, dove il cibo ha cominciato a scarseggiare, hanno fatto pagare ai residenti un prezzo altissimo per le poche vivande disponibili.
I cristiani dovevano pagare più degli altri cittadini, così da coprire anche il costo del tributo obbligatorio da versare ai musulmani in cambio del mantenimento della religione cristiana.
CHIESE PROFANATE. La distruzione di oggetti sacri e la profanazione di chiese non è una novità nella Siria sconvolta dalla guerra. Dovunque siano passati i ribelli e le brigate islamiste, che hanno come obiettivo la costruzione di un califfato islamico, hanno lasciato dietro di loro chiese e croci distrutte.
@LeoneGrotti
Siria: ribelli hanno distrutto la chiesa di Yabroud | Tempi.it.