31 mar – E’ il caso della pubblicità realizzata dall’agenzia di comunicazione palermitana Tokay per un negozio di ceramiche. Cartelli e cartelloni 6×3 svettano in diversi scorci della città e non possono che attirare l’attenzione e suscitare la curiosità di molti.
Un uomo e una donna col loro bimbo sono “liberi di scegliere”, tanto quanto una coppia formata da due uomini e un’altra composta da due donne.
Di casi a dir poco originali, sui muri delle città siciliane, se ne son visti numerosi. Non solo donne discinte in pose ammiccanti – messe al bando dalle affissioni lo scorso gennaio dal commissario straordinario della Provincia di Catania Antonella Liotta –, ma anche preti che professano la fede islamica e musulmani cattolico o cetrioli in bella mostra con tanto di slogan pruriginoso: “…non sai dove metterlo?”.
A Palermo, in questi giorni, i protagonisti della campagna “Liberi di scegliere” svettano con più frequenza delle pubblicità dei politici candidati alle Europee, dello “sconta tutto” e dell’ultimo modello di automobile.
Un abbraccio è un gesto quotidiano ma una coppia gay su un cartellone pubblicitario non è cosa da tutti i giorni, in Sicilia e non solo.