Grasso: il Senato non va abolito, rimanga un’assemblea di eletti

grasso30 mar – “Aldilà delle semplificazioni mediatiche nessuno parla di abolire il Senato, ma di superare il bicameralismo attuale. L’urgenza è prima istituzionale che economica: dobbiamo accelerare il processo legislativo, senza indebolire la democrazia”. Così il presidente del Senato Pietro Grasso in un’intervista a Repubblica e a proposito della possibilità di essere l’ultimo a ricoprire questo incarico, spiega: “Da fuori mi vedono come l’ultimo imperatore, io mi sento l’ultimo dei mohicani”.

Grasso afferma di non voler rinunciare alla parola Senato ma lo vorrebbe “composto da rappresentanti delle autonomie e componenti eletti dai cittadini”, un Senato “composto da senatori eletti dai cittadini contestualmente alle elezioni dei consigli regionali, e una quota di partecipazione dei consiglieri regionali eletti all’interno degli stessi consigli. Per rendere più stretto il coordinamento tra il Senato così composto e le autonomie locali, prevederei la possibilità di partecipazione, senza diritto di voto, dei presidenti delle Regioni e dei sindaci delle aree metropolitane”.

E il risparmio sugli stipendi? “Possiamo ottenere risparmi maggiori – afferma – diminuendo il numero complessivo dei parlamentari e riducendo le indennità, solo per iniziare. Poi mi faccia dire che non si può incidere sulla forma dello Stato solo con la calcolatrice in mano”. E, alla fine, a proposito delle voci che lo danno come possibile futuro presidente della Repubblica, Grasso replica: “Non scherziamo. Io penso a fare bene il mio lavoro, e da presidente parlo della riforma del Senato, nel mio pieno ruolo istituzionale e super partes”. tiscali